Non solo un colore. Il verde, chiaro segnale di through libera, è diventato l’orizzonte sterminato di una speranza senza confini, che occupa pace e spazio di un immaginario – tanto individuale quanto universale – “secolo verde”.
Il verde fin dalle sue origini è buono quando fa parte della natura, non è buono quando entra nel corporeo e nel serpentino. l. a. sua doppia natura fonde insieme i due colori che lo compongono: il giallo della luce del sole, il blu dell’ombra notturna. Ma si tratta di un colore assolutamente originario, il colore più presente sopra l. a. terra a partire da quello stagno di rane dove si è coltivata l. a. vita molto umana, l. a. vita di ogni essere che ha camminato, dal paradiso terrestre alla conquista della terra promessa, anch’essa sempre molto verde.
L’itinerario nel verde che qui si propone è necessariamente saltellante come una inquieta e vorace cavalletta, tra divinità e paradisi verdi, cavalieri e destiny verdi, pietre, terre e case verdi, riportando le different storie a una loro matrice originaria, e cercando di approdare a quel territorio verde, sostenibile o insostenibile che sia, di una speranza ancora verde che ha il colore intermittente delle lucciole nel bosco.
La virtù della speranza verde sta sempre in mezzo, con l. a. fede bianca alla destra e alla sinistra los angeles carità rossa – un tricolore ancora inedito. in line with tradizione, i tre animali verdi sarebbero il pappagallo, il ramarro e lo scarabeo di cui non sarà difficile scoprire le virtù troppo umane di un “falso e vero verde”. Così “essere al verde” si spiega come una condizione, non ineluttabile, ma necessaria consistent with rinverdire e rinascere – con o senza biglietti verdi.